Un tuffo nel passato medievale
Circa duecento cavalieri, rigorosamente celibi e sotto i 46 anni, hanno sfilato indossando costumi tradizionali ricamati a mano, ciascuno rappresentante un ceto sociale o un episodio storico locale. Partiti da Piața Unirii, hanno percorso le strade del centro fino alle Pietre di Salomone, dove hanno dato vita alla Hora Junilor, una danza circolare dal significato protettivo per la comunità.
Simboli che resistono da secoli
Documentata fin dal 1688, la parata rievoca antichi rituali militari e agricoli, trasformandosi oggi in un inno alla primavera e alla rinascita. I gruppi di Junii – come i Tineri, legati alle tradizioni più antiche, o i Curcani, fondati nel 1877 – raccontano attraverso abiti e coreografie la stratificazione sociale di Brașov, con un occhio di riguardo al quartiere Șchei, storicamente romeno.
Non solo cavalieri: il festival diffuso
Attorno alla parata ruotano concerti nella Biserica Neagra, le cui campane pesano oltre sei tonnellate, e degustazioni di specialità come il cozonac, dolce pasquale tipico. I turisti accorsi da tutta la Romania hanno potuto visitare la Prima Școală Românească, scuola del XVI secolo simbolo della cultura locale, o partecipare a workshop artigianali.
Memoria vivente di un popolo
Quella dei Junii non è una semplice rievocazione: ogni gesto, dal lancio del buzdugan alla direzione antioraria della danza, custodisce un significato tramandato oralmente per generazioni. «Qui non si celebra il passato, si rigenera il presente», commenta un organizzatore, sottolineando come l’evento unisca giovani e anziani in un patto comunitario unico nel suo genere.